Al via questa notte, per il pubblico del festival che ama fare le ore piccole e non si lascia spaventare dalla bora che spazza la città, MURI DEL SUONO / WALLS OF SOUND, la rassegna di film musicali prodotti nei paesi dell'Europa centro-orientale. Giusto per mettere le cose in chiaro fin da subito e fedele alla sua (seppur) breve tradizione di anticonformismo, Muri del suono parte con un documentario che vuole scardinare l'immagine (che potremmo definire stereotipo, in alcuni casi) classica e tradizionalista di una delle capitali della musica europea: Vienna. Parliamo di V I N Y L - Tales from the Vienna Underground, dell'inglese Andrew Standen-Raz. Il regista ha vissuto e lavorato per un anno nella città, cercando di scavare sotto la superficie di una città conosciuta perlopiù per la sua tradizione classica. Dalle interviste e dalle performance dei pionieri della scena techno degli anni '90 (Kruder & Dorfmeister, Patrick Pulsinger, Electric Indigo, Stereotyp), compositori di elettronica sperimentale di primissimo piano (Christian Fennesz, protagonista al festival di un indimenticabile concerto, Bernhard Fleischmann, Noid, Philipp Quehenberger), musicisti trash punk (Fuckhead, Bulbul, Rokko Anal) e alcune leggende della Vienna underground degli inizi come Drahdiwaberl & Supermax emergono una consapevolezza diffusa di come la crisi finanziaria abbia colpito l'intera industria musicale, le difficoltà che gli artisti devono affrontare nel confrontarsi con istituzioni che tendono a promuovere la musica classica e popolare della città e il peso della tradizione.
V I N Y L è anche una lettera d'amore per un'icona culturale, la vinyl records, che resiste nel campo della creazione e distribuzione musicale, nonostante la pervasività della tecnologia digitale. Nel film, il vinile è anche metafora di qualcosa che si ama, pur con le sue imperfezioni e i suoi graffi, dello stesso tipo di amore-odio che lega questi musicisti alla loro città.
V I N Y L racconta una Vienna enigmatica, piena di artisti che preferiscono la sperimentazione all'aspetto commerciale della musica, la libertà d'espressione ai limiti imposti dall'esterno e, soprattutto, il cambiamento al mantenimento dello status quo. Quello che, in fondo, il regista si chiede è perché certi suoni nascono solo in determinati spazi, in che modo questi suoni influiscono sullo spazio da cui hanno preso forma e come i musicisti di un luogo vengono influenzati dai suoni che li circondano.
A.C. Standen-Raz ha iniziato come creativo per Club King, una serie londinese per la Japan tv. Dopodichè, ha lavorato in diversi ruoli: come ricercatore per documentari, dirigente di studio cinematografico, assistente di sviluppo per un produttore. Ha anche co-sceneggiato e co-prodotto Who’s Afraid of Kathy Acker per ARte e creato videoinstallazioni in collaborazione con diversi artisti austriaci. V I N Y L - Tales from the Vienna Underground è il suo primo progetto “solista”.
Dove:
Teatro Miela, 00.00, alla presenza del regista
sito ufficiale del film:
http://www.lushfilms.com
guarda il
trailer del film:
V I N Y L - LA VIENNA CHE NON TI ASPETTI