lunedì 17 agosto 2009

CIAO TULLIO

Interrompiamo la pausa agostana dopo aver appreso della scomparsa dell'amico TULLIO KEZICH, grande nome della critica internazionale, ma anche produttore illuminato e sceneggiatore finissimo, cui il Trieste Film Festival ha dedicato, nel 2008, per i suoi 80 anni un omaggio attraverso la proiezione di una serie di opere, televisive e cinematografiche, scritte, prodotte, curate o "semplicemente" amate da Tullio. Era stata una splendida occasione per rivedere un amico di vecchia data del festival e film bellissimi, come I basilischi della Wertmuller, Il posto e La leggenda del santo bevitore dell'amico Olmi, San Michele aveva un gallo dei Taviani e diversi altri. Solo un piccolo assaggio di quella che è stato un lavoro giustamente definito nel saggio introduttivo di Riccardo Costantini e Federico Zecca di "sconfinata vastità ... prodotto di una personalità quasi rinascimentale, precocissima nello sviluppare i suoi mille talenti e di declinare la propria scrittura in forme molteplici, trovandosi in tutte pienamente a suo agio, ... abbondante produzione di un pragmatico esponente della moderna intellettualità italiana, capace di orientarsi con agio nel mare mosso dell'industria culturale nostrana, di passare con facilità da un medium all'altro e di raggiungere infime le vette più alte del mestiere di critico cinematografico".
Molti saranno quelli che lo ricorderanno e omeggeranno. Noi, nel nostro piccolo, vogliamo ricordarlo come l'abbiamo visto a Trieste allora, già malato e stanco, ma sempre animato da quella grande passione per il cinema che ha segnato tutta la sua vita e che ancora lo spingeva a progettare nuove iniziative, a sognare nuove visioni.
Ciao Tullio.


Share/Save/Bookmark

Nessun commento:

Posta un commento