Il terzo film di CRISTI PUIU, Aurora, un giallo raccontato da una prospettiva inusuale, sarà probabilmente a Cannes. Il film racconta la giornata di Viorel, un uomo di mezza età che si sveglia con una strana sensazione di ansia ma la reprime cercando di vivere i consueti impegni che lo portano in giro per Bucarest. Cristi Puiu ha deciso di interpretare lui stesso il ruolo, dopo cinque mesi di provini e ha dovuto prendere la patente apposta per recitare. Aurora è prodotto dalla Mandragora con la francese Societé Parisienne de Production, la svizzera Bord Cadre Films e la tedesca Essential Filmproduktion GmbH. (fonte: Cinecittà news)
Aurora è la seconda parte di un ciclo di sei film su Bucarest. Il primo, MOARTEA DOMNULUI LĀZĀRESCU (La morte del signor Lazarescu) risaliva al 2005 e fotografava una città più simile a un girone infernale che a una capitale europea. Il pubblico del Trieste Film festival, dove il film è stato presentato l'anno dopo in concorso lungometraggi (vincendo) e anteprima italiana, ne ricorderà sicuramente la trama. Per tutti gli altri, eccola qua:
Il signor Lazarescu ha 63 anni e vive da solo in un piccolo appartamento. Con lui ci sono solo i suoi tre gatti. Un sabato sera Lazarescu ha un malessere e chiama l’ambulanza. Nel frattempo cerca di alleviare i dolori con le medicine che ha in casa. Apre il suo armadietto e si accorge di averle finite. Chiede allora aiuto ai suoi vicini, che lo soccorrono ma si accorgono anche che ha bevuto. Finalmente arriva l’ambulanza con a bordo Mioara, un’infermiera, che decide di trasportare Lazarescu all’ospedale. Lì, però, le cose si complicano, perché il pronto soccorso è pieno di feriti in seguito a un grosso incidente automobilistico. L’anziano viene perciò dirottato su un altro ospedale. Anche lì, quella che sembrava una semplice formalità si trasforma in un incubo. La notte trascorre mentre Mioara guida attraverso tutta Bucarest, cercando di trovare un ospedale che accolga il paziente, le cui condizioni si aggravano sempre di più…
Del film, vincitore della sezione “Un Certain Regard” a Cannes, Puiu aveva detto: “Siccome amo molto il cinema di Eric Rohmer, volevo in qualche modo rispondere ai suoi Racconti morali. Con sei storie dalla periferia di Bucarest voglio raccontare storie d’amore: l’amore verso gli altri, l’amore fra uomo e donna, l’amore per i figli, l’amore per il successo, l’amore per gli amici, l’amore carnale.”
Cristi Puiu è nato a Bucarest nel 1967. Nel 1990, dopo la caduta del comunismo, lascia la Romania per la Svizzera. Due anni dopo si iscrive alla Scuola Superiore di Arti Visive di Ginevra. Nel 1995 il Festival di Locarno seleziona il suo cortometraggio Avant le petit déjeuner, girato mentre era ancora studente. Nel 1996 si diploma a Ginevra, realizzando come lavoro finale un documentario. Tornato in Romania, continua a girare film. Nel 1999, con la sceneggiatura di Marfa si banii, scritta assieme a Rāzvan Rādulescu, ha vinto il concorso organizzato dal Centro di Cinematografia di Bucarest e la Menzione Speciale della Giuria ad Alpe Adria Cinema 2002. L’anno successivo con il cortometraggio Un cartus de kent si un pachet de cafea vince a Berlino: il film è stato presentato anche ad Alpe Adria Cinema. La morte del signor Lazarescu, del 2005, ha vinto il premio “Un Certain Regard” a Cannes.
Aurora è la seconda parte di un ciclo di sei film su Bucarest. Il primo, MOARTEA DOMNULUI LĀZĀRESCU (La morte del signor Lazarescu) risaliva al 2005 e fotografava una città più simile a un girone infernale che a una capitale europea. Il pubblico del Trieste Film festival, dove il film è stato presentato l'anno dopo in concorso lungometraggi (vincendo) e anteprima italiana, ne ricorderà sicuramente la trama. Per tutti gli altri, eccola qua:
Il signor Lazarescu ha 63 anni e vive da solo in un piccolo appartamento. Con lui ci sono solo i suoi tre gatti. Un sabato sera Lazarescu ha un malessere e chiama l’ambulanza. Nel frattempo cerca di alleviare i dolori con le medicine che ha in casa. Apre il suo armadietto e si accorge di averle finite. Chiede allora aiuto ai suoi vicini, che lo soccorrono ma si accorgono anche che ha bevuto. Finalmente arriva l’ambulanza con a bordo Mioara, un’infermiera, che decide di trasportare Lazarescu all’ospedale. Lì, però, le cose si complicano, perché il pronto soccorso è pieno di feriti in seguito a un grosso incidente automobilistico. L’anziano viene perciò dirottato su un altro ospedale. Anche lì, quella che sembrava una semplice formalità si trasforma in un incubo. La notte trascorre mentre Mioara guida attraverso tutta Bucarest, cercando di trovare un ospedale che accolga il paziente, le cui condizioni si aggravano sempre di più…
Del film, vincitore della sezione “Un Certain Regard” a Cannes, Puiu aveva detto: “Siccome amo molto il cinema di Eric Rohmer, volevo in qualche modo rispondere ai suoi Racconti morali. Con sei storie dalla periferia di Bucarest voglio raccontare storie d’amore: l’amore verso gli altri, l’amore fra uomo e donna, l’amore per i figli, l’amore per il successo, l’amore per gli amici, l’amore carnale.”
Cristi Puiu è nato a Bucarest nel 1967. Nel 1990, dopo la caduta del comunismo, lascia la Romania per la Svizzera. Due anni dopo si iscrive alla Scuola Superiore di Arti Visive di Ginevra. Nel 1995 il Festival di Locarno seleziona il suo cortometraggio Avant le petit déjeuner, girato mentre era ancora studente. Nel 1996 si diploma a Ginevra, realizzando come lavoro finale un documentario. Tornato in Romania, continua a girare film. Nel 1999, con la sceneggiatura di Marfa si banii, scritta assieme a Rāzvan Rādulescu, ha vinto il concorso organizzato dal Centro di Cinematografia di Bucarest e la Menzione Speciale della Giuria ad Alpe Adria Cinema 2002. L’anno successivo con il cortometraggio Un cartus de kent si un pachet de cafea vince a Berlino: il film è stato presentato anche ad Alpe Adria Cinema. La morte del signor Lazarescu, del 2005, ha vinto il premio “Un Certain Regard” a Cannes.
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