Il regista francese di origine greca Nico Papatakis, marito dell'attrice Anouk Aimée, è morto il 18 dicembre a Parigi all'età di 92 anni.
Nato in Etiopia nel 1918 da padre greco e madre etiope, cresciuto a Beyrouth, esiliatosi poi in Francia, Papatakis è una delle figure più spettacolari del Saint-Germain-des-Près del dopoguerra. Dal 1946 al 1954 dirige il cabaret “La Rose rouge” che lancia tra gli altri Juliette Gréco e Michel Piccoli. Nel 1950 produce l’unico film di Jean Genet, Un chant d’amour, la cui tematica omosessuale scandalizza. In seguito esercita diversi mestieri. Nel 1957 abbandona la Francia per gli Stati Uniti dove incontra Cassavetes con cui coproduce il suo primo film Shadows. Poco tempo dopo tenta di fare adattare e girare La question tratto dal libro di Henri Alleg, ma il progetto non sarà mai realizzato. S’interessa, quindi al fatto di cronaca legato alle sorelle Papin che realizza nel 1963 con Les abysses. Il film, sostenuto da Sartre, Breton, Beauvoir, Malraux, viene selezionato al festival di Cannes. Il suo secondo lungometraggio, Les pâtres du désordre, la cui azione si svolge in Grecia all’epoca dei colonnelli, è realizzato nella clandestinità. Nel 1986 gira I fotografia, un film austero e duro sull’emigrazione forzata, che viene presentato alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes. Il suo ultimo film, Les équilibristes, è una specie di canto funebre alla memoria di Abdallah, un giovane circense a Parigi all’inizio degli anni Sessanta.
Il Trieste Film Festival gli ha dedicato un omaggio lo scorso gennaio 2010 presentando il film I FOTOGRAFIA.
Leggi il necrologio di Federico Rossin, pubblicato su "Il manifesto"
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