martedì 25 maggio 2010

LA BULGARIA A ROMA

Dal 25 al 27 maggio, la Casa del cinema di Roma presenta la Festa del Cinema Bulgaro. Tre giorni di proiezioni dedicati alla cinematografie di questo paese. Da segnalare, fra gli altri titoli, Eastern Plays di Kamen Kalev e Crayfish di Ivan Cherkelov. Due storie, per certiversi simili, che raccontano entrambe un rapporto tra due uomini, sullo sfondo di un paese che cambia.
Il primo, presentato alla “Quinzaine des Realisateurs” di Cannes, è stato proiettato per la prima volta in Italia durante l'ultima edizione del Trieste Film Festival, dov'era in Concorso lungometraggi. Ed è proprio dal catalogo ufficiale della manifestazione che riprendiamo la scheda:

EASTERN PLAYS
di Kamen Kalev
Bulgaria - Svezia, 2009, 35mm, col., 89’
v.o. bulgara - turca - inglese

Sceneggiatura: Kamen Kalev.
Fotografia: Julian Atanassov.
Montaggio: Kamen Kalev, Stefan Piryov, Johannes Pinter.
Musica: Jean-Paul Wall. Suono: Momchil Bozhkov.
Scenografia: Martin Slavov.
Costumi: Elena Gavrilova.
Cast: Christo Christov, Ovanes Torosian, Saadet Isil Aksoy, Nikolina Yancheva, Ivan Nalbantov, Krasimira Demireva, Hatice Aslan, Kerem Atabeyoglu.
Produzione: Waterfront Film, The Chimney Pot, Film i Väst AB.
World sales: Memento Films International.

Due fratelli, che si sono persi di vista da tempo, si ritrovano improvvisamente, uno di fronte all’altro, durante un pestaggio razzista. sono su fronti opposti: mentre Georgi, che si è appena unito a un gruppo neo-nazista, partecipa alle violenze, Itso vi assiste soltanto e, anzi, aiuta la famiglia turca che ne è vittima a mettersi in salvo. Mentre Georgi, cui viene chiesto di prendere par te ad azioni più impor tanti, comincia a interrogarsi sul suo coinvolgimento nel movimento, Itso si chiede se la bella ragazza turca che ha salvato non potrebbe essere la sua occasione per uscire dall’esistenza triste che conduce a Sofia. solo ritrovandosi, i due fratelli riusciranno a capire cosa vogliono realmente dalla vita.
“Non ci viene insegnata la tolleranza. Al contrario, le persone spendono moltissime energie per differenziarsi e costruire confini. I meccanismi fondamentali dell’esistenza si concentrano sull’aspetto materiale delle cose. Non ci viene insegnato a guardarci dentro... Quello che mi interessa è il modo in cui le persone si risvegliano e trasformano se stesse da automi addormentati a esseri che amano e tornano a godere della vita.” (K. Kalev)

Kamen Kalev è nato nel 1975 a Bourgas, in Bulgaria. Dal 1996 al 1998 ha frequentato l’Accademia Nazionale di Teatro e Cinema “Krastyu sarafov” di Sofia e poi si è trasferito in Francia dove, nel 2002, si è diplomato alla Fémis (École nationale supérieure des métiers de l’image et du son) di Parigi. I suoi lavori sono stati presentati con successo in numerosi festival internazionali, come Berlino, Clermont Ferrand, NY Film Festival, Locarno, Stoccolma e il corto del 2005 Get The Rabbit Back, diretto insieme a Dimitar Mitovski è stato selezionato in concorso al festival di Cannes. Kalev ha girato anche una sessantina di spot pubblicitari e molti video musicali. Eastern Plays è il suo esordio nel lungometraggio.

Crayfish di Ivan Cherkelov è un altro dei titoli più interessanti della stagione passata. Presentato nei festival internazionali di Karlov Vary, Mosca e Salonicco, in Italia è arrivato lo scorso aprile al Festival del cinema europeo di Lecce, dal cui catalogo è tratta la scheda.

CRAYFISH
di Ivan Cherkelov
Bulgaria, 2009, 35mm, 108'
Sceneggiatura: Ivan Cherkelov.
Fotografia: Rali Ralchev.
Montaggio: Zoritsa Kotseva.
Suono: Alexander Bachvarov.
Scenografia: Vanina Geleva.
Cast: Filip Avramov, Valeri Yordanov, Slava Doycheva, Rangel Vulchanov, Nikolai Urumov, Evgenia Barakova.
Produzione: Klas Film.

Doka e Bonza, due amici disoccupati, non sono riusciti a trovare una posizione nel nuovo clima economico. Animano la loro inattività con distrazioni infantili. Alcuni pezzi grossi del vecchio regime nel frattempo hanno costruito nuove carriere, sfruttando l'ondata di privatizzazioni. Con l'opportuno cinismo e metodi mafiosi, si riempiono le tasche e rafforzano la loro posizione. Matanov e Tsochev sono concorrenti come intermediari nella vendita di una ferriera di Sinistra, sulla quale ha puntato gli occhi un cliente greco. Entrambi vogliono guadagnare il massimo da questa transazione, anche a costo di sbarazzarsi della concorrenza. I rivali affidano la progettazione dell'impresa a dei consulenti di fiducia, e questi a loro volta assumono dei tirapiedi per fare il lavoro. Con una scelta completamente casuale, il ruolo di pedine anonime è affidato a Doka e Bonza. Allettati della grossa ricompensa, partono per Sinistra, ignari di quello che li attende...

Ivan Cherkelov
(nato nel 1957, Sofia) studia regia al VITIZ (1982). Ritrae con schiettezza formale le problematiche del processo di trasformazione della Bulgaria nei film Parcheta lyubov (1982), Tarkalyashti se kameni (1995) e Stakleni topcheta (1999), dei quali ha anche scritto le sceneggiature. Obarnata elcha (2006), che ha co-diretto con Vasil Zhivkov, ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria (ex aequo con il film ceco Kráska v nesnázích) al Karlovy Vary IFF nel 2006.

A Roma viene anche presentato Prognoza, di Sophia Zornitsa, in concorso lungometraggi a Trieste, ma nel 2009.

Programma completo della rassegna QUI


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