Negli ultimi due anni il cinema greco è finalmente riuscito a oltrepassare le difficili barriere dell'industria e del mercato nazionali guadagnando successo e visibilità nei più prestigiosi festival internazionali. Tale 52 di Alexiou, The Homecoming di Douvlis, Strella di Koutras, e quest'anno addirittura un film al Certain Regard di Cannes, l'attesissimo Dogtooth di Lanthimos.
Ad ogni modo, il 2007 ha segnato l'inizio di un percorso singolare per quello che è stato considerato un vero e proprio caso cinematografico, Diorthosi (Correction), il secondo lungometraggio del cineasta greco Thanos Anastopoulos, che il Trieste Film Festival ha presentato in concorso (e allo stesso tempo nell'ambito della rassegna "Cinema greco. Film dal margine") durante la ventesima edizione.
Si tratta di un film assolutamente contro ogni stereotipo, e che ha ribaltato numerosi cliché, trattando temi scottanti quali nazionalismo, xenofobia, tensioni sociali e difficile convivenze nelle periferie di una metropoli come Atene (in qualche modo "anticipando" gli scontri e le manifestazioni avvenute lo scorso dicembre nelle strade della capitale greca).
Diorthosi è il risultato di una coraggiosa produzione indipendente, in cui nessuno all'inizio - nemmeno il Centro Nazionale del Cinema Greco - ci aveva scommesso o avrebbe voluto investirci del capitale. E invece, contro tutti i pronostici che avrebbero voluto relegarlo ai ranghi di una semplice produzione low-budget da destinare in qualche piccola sala d'essai cittadina per poi essere abbandonato all'oblio, Diorthosi è stato il film che dal 2007 è stato presentato nel numero maggiore di festival internazionali rispetto agli altri film greci prodotti nel medesimo anno, vincendo numerosi premi (dalla migliore sceneggiatura e al migliore attore al festival di Salonicco alla miglior regia ad Alessandria, al premio della critica ad Arras, alla menzione speciale della giuria a Linz e così via fino alla fortunata partecipazione al festival Cinema Tout Ecran di Ginevra, dove ha vinto il Premio Titra per l'incoraggiamento alla distribuzione del film nelle sale e il premio al miglior attore) e cominciando la carriera internazionale al festival di Berlino nella sezione Forum, una finestra da sempre orientata verso le nuove tendenze cinematografiche mondiali e agli autori emergenti.
Nel 2008, inoltre, è stato prescelto per rappresentare la Grecia sia agli European Academy Awards che agli Oscar americani: un risultato di per sè assolutamente straordinario, considerando le difficili premesse per portarlo a termine con tenacia e ostinazione. E ancora una volta il Trieste Film Festival si è dimostrato particolarmente attento e sensibile alla scoperta di un autore e di un film che è stato presentato a gennaio in anteprima nazionale italiana, a testimonianza dell'importanza del lavoro di ricerca mirato e in questo caso più che mai azzeccato di un festival che ama nuove sfide e scoperte a volte eccezionali.
Si tratta di un film assolutamente contro ogni stereotipo, e che ha ribaltato numerosi cliché, trattando temi scottanti quali nazionalismo, xenofobia, tensioni sociali e difficile convivenze nelle periferie di una metropoli come Atene (in qualche modo "anticipando" gli scontri e le manifestazioni avvenute lo scorso dicembre nelle strade della capitale greca).
Diorthosi è il risultato di una coraggiosa produzione indipendente, in cui nessuno all'inizio - nemmeno il Centro Nazionale del Cinema Greco - ci aveva scommesso o avrebbe voluto investirci del capitale. E invece, contro tutti i pronostici che avrebbero voluto relegarlo ai ranghi di una semplice produzione low-budget da destinare in qualche piccola sala d'essai cittadina per poi essere abbandonato all'oblio, Diorthosi è stato il film che dal 2007 è stato presentato nel numero maggiore di festival internazionali rispetto agli altri film greci prodotti nel medesimo anno, vincendo numerosi premi (dalla migliore sceneggiatura e al migliore attore al festival di Salonicco alla miglior regia ad Alessandria, al premio della critica ad Arras, alla menzione speciale della giuria a Linz e così via fino alla fortunata partecipazione al festival Cinema Tout Ecran di Ginevra, dove ha vinto il Premio Titra per l'incoraggiamento alla distribuzione del film nelle sale e il premio al miglior attore) e cominciando la carriera internazionale al festival di Berlino nella sezione Forum, una finestra da sempre orientata verso le nuove tendenze cinematografiche mondiali e agli autori emergenti.
Nel 2008, inoltre, è stato prescelto per rappresentare la Grecia sia agli European Academy Awards che agli Oscar americani: un risultato di per sè assolutamente straordinario, considerando le difficili premesse per portarlo a termine con tenacia e ostinazione. E ancora una volta il Trieste Film Festival si è dimostrato particolarmente attento e sensibile alla scoperta di un autore e di un film che è stato presentato a gennaio in anteprima nazionale italiana, a testimonianza dell'importanza del lavoro di ricerca mirato e in questo caso più che mai azzeccato di un festival che ama nuove sfide e scoperte a volte eccezionali.
Nessun commento:
Posta un commento